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Un superyacht, un principe e un purosangue: sono loro i protagonisti della storia di Shergar. Siamo negli ’80 e il Karim Aga Khan (il principe), ossessionato dall’idea di velocità, si fece costruire la barca che doveva diventare la più veloce al modo ma fu anche allevatore e proprietario del cavallo da molti definito addirittura il più veloce della storia. A entrambi fu dato lo stesso nome: Shergar e il secondo fu protagonista di un’incredibile e cupa storia che animò gossip e tabloid dell’epoca…
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Siamo nel 1983, anno di nascita di Shergar, lo yacht, voluto dall’Aga Khan per essere il più veloce al mondo, costruito dai cantieri tedeschi Lürssen, lungo 46 metri e disegnato da Gerard Gilgenast e Pinifarina. Completamente ristrutturato nel 2005, ma in maniera fedele all’originale, spinto da tre idrogetti superava i 45 nodi di velocità. Barca affascinate e all’avanguardia per quei tempi.
Shergar, il più veloce di tutti
Ma la sua storia viene quasi oscurata da quella del suo omonimo a quattro zampe. Il purosangue balzano Shergar, allevato dalla scuderia dell’Aga Khan, vinse con un distacco mai visto prima il più importante dei derby, a Epsom, e proprio quell’impresa gli fruttò la nomea di cavallo più veloce di sempre. Ma la sua fama non derivò solo da questo.
Nel 1983 Shergar venne infatti rapito, subito fu chiesto un riscatto di 2 Milioni di Sterline. Il caso divenne un incredibile caso mediatico, primo responsabile del reato fu ritenuta l’IRA, ma si parlò anche di Geddafi e addirittura della mafia italoamericana (e di Lord Lucan, altro protagonista dei gossip di allora: nobile inglese scomparso nel nulla dopo aver ucciso, pare, la moglie).
Di certo la vicenda non si concluse bene. Del cavallo furono ritrovati, poco lontano dal luogo del rapimento, solo i resti. La vicenda colpì moltissimo l’immaginario del publico di allora e fu lo spunto anche per la pubblicazione di un’infinità di libri, libercoli, saggi, documentari e anche di un cartone e un film (a dire il vero non indimenticabile) con Mickey Rourke.
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