Mentre la cantieristica nautica italiana si posiziona al primo posto per la costruzione di superyacht oltre i 30 metri, ci domandiamo “quali sono i superyacht più grandi del mondo?” Ogni anno il magazine “guru del lusso”, Robb Report, stila questa particolare classifica che va da enorme a gigantesco.
Gli ultimi arrivi provengono da Lürssen, Oceanco e Karmarine. Il più “piccolo” è Octopus, il superyacht appartenuto a Paul Allen, cofondatore di Microsoft, lungo “solo” 126.18 metri. Lo yacht più grande del mondo, invece, è Azzam, 180 metri.
I 10 yacht più grandi al mondo
- Azzam – 180 m
- Fulk Al Salamah – 164 m
- Eclipse – 162.5 m
- Dubai – 162 m
- Blue – 158 m
- Dilbar – 156 m
- Al Saïd – 155 m
- A+ Topaz – 147 m
- Prince Abdulaziz – 147 m
- OK – 146 m
I superyacht più grandi del mondo nel 2023
25. Octopus (126.18 m), Lürssen
Octopus era di proprietà del defunto Paul Allen, uno dei fondatori di Microsoft, che possedeva anche Tatoosh. È uno dei più grandi explorer yacht al mondo ed è stato progettato da Espen Øino con interni di Jonathan Quinn Barnett e Sam Sorgiovanni. Octopus dispone di una pista per elicotteri e di un garage a poppa e può anche accogliere un secondo elicottero a prua. Il suo impressionante ponte dispone anche di una piscina con fondo di vetro che può trasformarsi in una pista da ballo con un bar vicino per le bevande servite a bordo piscina. Un’altra struttura innovativa del suo progetto è il suo molo interno, che, aprendosi dallo specchio di poppa, scorre in avanti attraverso lo yacht, consentendo a un sottomarino di 20 metri e a un tender di dimensioni simili di galleggiare nelle loro posizioni di stoccaggio. Una volta fissati, l’acqua viene pompata fuori, lasciandoli appoggiati sugli invasi. Lo yacht è stato sottoposto a un refit nel 2019. Raggiunge una velocità massima di 20 nodi.
24. Al Mirqab (133 m), Kusch Yachts
Lanciato nel 2008, Al Mirqab è stato costruito per l’ex primo ministro del Qatar sotto la supervisione di Kusch Yachts nel cantiere navale tedesco Peters Werft di Wewelsfleth. La propulsione diesel-elettrica dello yacht prevede un pod azimutale – un propulsore navale che può essere ruotato secondo un asse verticale (da qui il nome) e pertanto orientato in una qualsiasi direzione orizzontale, rendendo inutile la presenza del timone – che permette a questo superyacht di raggiungere una velocità massima superiore a 21 nodi. L’esterno, disegnato da Tim Heywood, comprende uno scafo lungo e blu navy con una sovrastruttura bianca. I suoi interni, disegnati da Andrew Winch, hanno vinto numerosi premi. Il fulcro dello yacht è una splendida e complicata scala galleggiante circondata da pannelli di vetro realizzati su misura. Al Mirqab ha cabine per 36 persone ed un equipaggio di 45.
23. Serene (133.8 m), Fincantieri
Fincantieri ha debuttato così nel mondo dei superyacht. Al momento della consegna nel 2011 (superato tre anni dopo da Ocean Victory), era il più grande yacht mai varato in Italia. Design di Espen Øino, è un panfilo a sette ponti ed è caratterizzato da un lungo scafo blu, coronato da una sovrastruttura bianca. A bordo di Seren l’armatore ha a disposizione due elisuperfici ed un hangar, una grande piscina e un garage abbastanza grande per un sottomarino. Pascale Reymond di Reymond Langton Design ha disegnato gli interni (4.000 metri quadri) per il proprietario russo, sebbene i suoi dettagli siano rimasti gelosamente custoditi.
22. Crescent (135 m), Lürssen
Completamente rinnovato nel 2021, lo scafo scuro e la sovrastruttura di Espen Øino è stato uno dei più importanti vari del 2018. Nato come progetto Thunder, è stato costruito da Lürssen ed ha una sovrastruttura che fa del vetro e delle super finestrature alte tre ponti che consentono una vista completa dell’oceano dal salone sul ponte principale. Lo yacht dispone di alloggi per 18 ospiti in nove cabine. Poco si sa degli interni progettati da François Zuretti, a parte il fatto che Lürssen li descrive come “in stile tradizionale”. Nel marzo 2022, Crescent è stato sequestrato dalla Spagna in quanto di proprietà del CEO di Rosneft, azienda pubblica russa attiva nel settore dell’energia, Igor Sechin, sanzionato in seguito all’invasione dell’Ucraina.
21. Savarona (136 m), Blohm+Voss
Una vecchia signora del mare, varata nel lontano 1931, Savarona fu costruita per l’ereditiera americana Emily Roebling Cadwallader. Lo yacht venne poi comprato dalla Turchia per diventare lo yacht presidenziale di Mustafa Kemal “Atatürk”, fondatore della Turchia moderna. Savarona fu poi convertita in nave da addestramento per la marina turca e, nel 1978, fu distrutta da un incendio. Dieci anni più tardi, per il suo valore storico un uomo d’affari turco ha speso circa 45 milioni di dollari per ristrutturarla, commissionando a Donald Starkey gli interni e sostituendo le originarie turbine a vapore con moderni motori diesel Caterpillar. Gli interni dello yacht sono stati riallestiti nel 2013. Un anno più tardi, Savarona è tornato ad essere il superyacht presidenziale della Turchia. Savarona dispone di una piscina, bagno turco, una grande scalinata di 85 metri, un cinema e una biblioteca interamente dedicata ad Atatürk. Può ospitare fino a 34 ospiti in 17 cabine e trasportare fino a 48 membri dell’equipaggio.
20. Flying Fox (136 m), Lürssen
Coi suoi 136 metri è il più grande yacht disponibile sul mercato dei charter. Consegnato congiuntamente da Imperial e Lürssen nel 2019, Flying Fox è un superyacht il cui design esterno è opera del “solito noto” Espen Øino. Le caratteristiche principali degli esterni sono uno scafo sinuoso color tortora e una piscina profonda oltre 1.12 metri che scorre di traverso sul ponte di poppa principale, la più grande mai vista a bordo di uno yacht. All’interno una spa a due piani offre agli ospiti l’accesso a una criosauna (una sauna glaciale), un hammam e una sala relax con un balcone ribaltabile a livello del mare. Lo yacht ospita un centro immersioni, una camera di decompressione e due eliporti. Flying Fox è conforme alle norme PYC e può ospitare 25 ospiti. È stato sequestrato dalle autorità americane nel 2022 poiché si ritiene sia di proprietà dell’oligarca russo sanzionato Dmitry Kamenshchik.
19. Rising Sun (138.4 m), Lürssen
Progettato da Jon Bannenberg, Rising Sun è stato costruito da Lürssen per Larry Ellison, CEO del colosso dell’informatica Oracle, ed è attualmente di proprietà del miliardario David Geffen, che secondo quanto riferito lo ha acquistato per 590 milioni di dollari. Lo yacht è stato consegnato nel 2004 e refittato nel 2011. Impressiona la sua sovrastruttura, puntellate di finestre. Rising Sun ha 8000 metri quadrati di superficie abitabile in 82 stanze. Può ospitare 18 ospiti in nove cabine ed ha 46 membri d’equipaggio. Gli interni di Seccombe Design includono una palestra, un cinema, una cantina, diverse piscine, un salone di bellezza e un centro benessere con sauna. Il ponte pozzetto posteriore è stato progettato come un campo da basket. Geffen è stato ampiamente criticato nel 2020 per i suoi post sui social inopportuni che lo ritraevano a bordo del suo yacht durante il lockdown da Covid-19.
18. Al Salamah (138.9 m), Lürssen
Quando Lürssen ha varato Al Salamah nel 1999 era il terzo yacht più grande del mondo. La sua attuale posizione numero 18 mostra quanto è cambiato il mercato negli ultimi 20 anni. Il progetto di costruzione era noto come MIPOS, o Mission Possible, ed è di Terence Disdale. Originariamente di proprietà del principe ereditario dell’Arabia Saudita, Sultan bin Abdulaziz, nel 2013 lo yacht è stato messo in vendita per 280 milioni di dollari, prima di essere dato in dono al principe ereditario del Bahrein Salman bin Hamad Al Khalifa. Il grande e imponente esterno è principalmente uno spazio protetto. Al Salamah dispone di cabine per 40 ospiti, tra cui due suite armatoriali, 11 cabine VIP e otto cabine doppie. Lo yacht può trasportare fino a 96 persone di equipaggio e ha una velocità massima di 22 nodi. Al Salamah è stato refittato per l’ultima volta nel 2009.
17. Scheherazade (139.99 m), Lürssen
Lo Scheherazade (precedentemente noto come Project Lightning) di 140 metri, costruito da Lürssen, è stato consegnato nel giugno 2020. Due elisuperfici, a prua e a poppa, e un grande beach club a poppa sono visibili dalle fotografie aeree, ma a parte gli oltre 23 metri di baglio massimo non sono ancora stati rilasciati ulteriori dettagli di questo superyacht altamente privato, compresi i nomi dei progettisti o degli architetti navali coinvolti nella costruzione. La ragione potrebbe essere dovuta all’armatore, non confermato, dello yacht: il presidente russo Vladimir Putin. Nel maggio 2022, le autorità italiane hanno sequestrato Scheherazade nel porto di Marina di Carrara a seguito di un’indagine condotta dalla guardia di finanza che ha scoperto che il proprietario effettivo dello yacht aveva “significativi legami economici e commerciali” con alti funzionari del governo russo, sebbene i risultati delle indagini fino ad oggi rimangano inconcludenti.
16. Ocean Victory (139.99 m), Fincantieri
Questo panfilo vanta il titolo di più grande yacht a motore mai costruito in Italia. Il suo nome è Ocean Victory ed è stato costruito da Fincantieri e consegnato al suo armatore, il miliardario russo Viktor Rashnikov, nel 2014. L’esterno a sette ponti di Espen Øino comprende due piattaforme a eliporto e un hangar sottocoperta, grandi aree sociali all’aperto e una banchina per tender allagabile. Ocean Victory dispone di cabine per 28 ospiti e può alloggiare fino a 56 membri dell’equipaggio. A bordo ci sono anche sei piscine, un centro benessere di 300 metri quadrati e una sala di osservazione subacquea.
15. Solaris (139.99 m), Lloyd Werft
Di proprietà dell’uomo d’affari russo Roman Abramovich, Solaris è stato uno dei più grandi yacht varati nel 2021. L’ultimo refit è stato eseguito nel 2022 da MB92 a Barcellona. Costruito dal cantiere tedesco Lloyd Werft, presenta uno scafo dislocante in acciaio con prua a bulbo e sovrastruttura in acciaio con ponti in teak. L’esterno a otto ponti del designer australiano Marc Newson ospita un grande eliporto, un prendisole, un ampio beach club a poppa e 2.000 metri quadrati di vetrate, la maggiore superficie finestrata mai realizzata su uno yacht. Lloyd Werft ha anche costruito il precedente yacht Luna del miliardario russo, che secondo quanto riferito è stato venduto per 360 milioni di dollari al suo caro amico Farkhad Akhmedov nel 2014.
14. Yas (141 m), Abu Dhabi Mar
Ora sembra un delfino, ma pensate che quando è stato varato, nel 1978, era una fregata della Marina Militare olandese. Venduta alla marina degli Emirati Arabi Uniti è stata ribattezzata Al Emirat. Lo yacht ha subito la sua completa trasformazione in una struttura nel porto principale di Abu Dhabi, rinascendo come superyacht a partire dal 2011. Alla fine è stato consegnato nel 2015. Il progetto della Pierrejean Vision, con sede a Parigi, ha visto un massiccio uso del vetro. Yas può ospitare 60 ospiti e 58 membri dell’equipaggio.
13. Nord (142 m), Lürssen
Nord (progetto Opus) è stato annunciato nel 2015 ma non è entrato in acqua fino a novembre 2020, quando ha condotto prove in mare nel Mar Baltico. Gli interni di questo yacht di 142 metri sono stati disegnati dallo studio italiano Nuvolari-Lenard ed è il primo yacht di Lürssen lanciato dal suo nuovo cantiere galleggiante a Vegasack (Germania). Dotato di numerosi servizi di alto livello, lo yacht comprende un centro sportivo e immersioni sul ponte inferiore, diversi tender di dimensioni fino a 15 metri e una grande piscina. I due eliporti supportano le capacità di crociera a lungo raggio dello yacht per l’esplorazione autonoma e un hangar retrattile consente a un elicottero di essere riposto nella sovrastruttura quando non viene utilizzato. Ben 20 cabine possono ospitare fino a 36 ospiti su sei ponti, mentre un’elegante sovrastruttura inclinata a poppa conferisce a Nord un profilo unico sull’acqua.
12. A (143 m), Nobiskrug
>Senza ombra di dubbio uno degli yacht più chiacchierati del mondo. Stiamo parlando del Sailing A, il colosso a vela disegnato da Philippe Starck che getta scompiglio in ogni approdo in cui passa. Esteticamente non convenzionale, il maxi yacht del magnate russo Andrei Melnichenko è un tre alberi (di cui uno intorno ai 100 metri) lungo 142 metri, varato nel 2017 dal cantiere tedesco Nobiskrug. Secondo quanto riferito, questo superyacht ha una piattaforma di osservazione subacquea nella chiglia. Gli interni tradizionali di Starck sono caratterizzati da legno scuro, dettagli in rame e comodi tappeti a motivi geometrici. Il salone principale a due piani è suddiviso in aree salotto ricavate da librerie integrate. Rimane oggi lo yacht a vela più grande del mondo a sei anni dal suo varo, anche se molti sostengono che sia meglio definirlo uno yacht a vela assistita. La sua doppia motorizzazione MTU da 4827 cavalli gli consente di raggiungere i 21 nodi di velocità massima ed i 16 di crociera
11. El Mahrousa (145,70 m), Samuda Brothers
El Mahrousa, che significa “Il protetto” in arabo, è attualmente lo yacht presidenziale dell’Egitto. I Samuda Brothers, con sede a Londra, iniziarono la sua costruzione nel 1863 e fu varato nel 1865. Il superyacht più antico del mondo, e precedentemente il più grande del mondo, fu originariamente costruito per il governatore ottomano dell’Egitto, Khedive Ismail, e in seguito portò tre re egiziani in esilio. Lo yacht era presente anche all’apertura del Canale di Suez nel 1869. Presenta un design esterno dell’architetto navale britannico Sir Oliver Lang e ha subito numerose modifiche nel corso degli anni, tra cui un allungamento di 12 metri nel 1872 e altri 5 metri nel 1905. Durante il secondo refitting, i proprietari sostituirono i motori a pale con eliche a turbina. Lo yacht, affidato alla marina militare egiziana, va occasionalmente in mare per un giorno o due. Nel 2015 è stato utilizzato per inaugurare il nuovo Canale di Suez.
I 10 superyacht più grandi al mondo
10. OK (146 m), Oshima Shipbuilding
Originariamente costruita dalla giapponese Oshima Shipbuilding nel 1982, la nave semisommergibile per carichi pesanti è stata utilizzata per decenni da DYT Yacht Transport come porta yacht galleggiante. Nel 2022, la nave è stata convertita dal cantiere navale Karmarine in Turchia, trasformandola in un superyacht di lusso, anche se molto insolito, chiamato OK. Le modifiche includono una verniciatura nera opaca, vetri color oro e rivestimento in teak. Il ponte di poppa sommergibile di 100 metri della nave – una caratteristica che per prima ha attratto il suo nuovo proprietario, che usa OK per trasportare il suo ketch di 46 metri – è ora coperto da un tappeto di erba artificiale. Una gru da 40 tonnellate consente il varo e l’alaggio di una vasta gamma di mezzi, tra cui un idrovolante. Si dice che gli interni di Bozca Design includano alloggi per 20 ospiti, un giardino botanico e un folle ascensore in vetro ispirato a Willy Wonka che opera al di fuori della sovrastruttura dello yacht.
9. Prince Abdulaziz (147 m), Helsingør Værft
Nell’anno in cui veniva lanciato il primo Mac da Apple, la famiglia reale dell’Arabia si vedeva consegnare una delle unità più grandi nella storia della nautica. Il suo nome è Prince Abdulaziz e dal 1984 al 2001, grazie ai suoi 147 metri di lunghezza, ha mantenuto il titolo di panfilo più grande del mondo. Appartenuto al re d’Arabia Fahd, ora è parte della flotta reale saudita, continua ad essere frequentemente utilizzato. Costruito dal cantiere danese Helsingor Vaerft è in grado di raggiungere i 22 nodi, viaggiando a 18 di media grazie ai 2 motori Pielstick da 7800 cavalli. Sarebbe stato sottoposto a un refitting nel 2023. David Kicks ha curato il design degli interni e al primo piano è stata posizionata una lobby, replica fedelissima dell’interno del Titanic. Si dice anche che lo yacht trasporti missili terra-aria, anche se potrebbe essere una leggenda metropolitana.
8. A+ (147 m), Lürssen
Si sa molto poco di A+ (ex Topaz), varato da Lürssen nel 2012, a parte il fatto che è il quarto yacht più grande mai costruito dal cantiere tedesco. Tim Heywood Designs ha realizzato gli esterni, che presentano elisuperfici sul ponte di prua e a centro barca su un ponte superiore. Il ponte di poppa inferiore comprende una piscina. Il cantiere tedesco non ha rilasciato alcuna immagine degli interni di Terence Disdale. Si dice che sia di proprietà del proprietario del Manchester City Football Club, lo sceicco Mansour bin Zayed al Nahyan, re degli Emirati Arabi Uniti e vice primo ministro degli Emirati Arabi Uniti. A+ ha una velocità massima di 22 nodi e può trasportare 62 ospiti e fino a 79 membri dell’equipaggio. È stato sottoposto a refit nel 2022.
7. Al Saïd (155 m), Lürssen
Non fatevi ingannare dalle due ciminiere e dalla sovrastruttura di Al Said: non avete di fronte un traghetto! Il gusto per le sovrastrutture imponenti e molto “ferry” della famiglia dell’Oman si riconferma anche nel “fratellino” di Fulk Al Salamah (secondo yacht più grande al mondo) che con i suoi 155 metri è il settimo della lista. Anche qui a poppa è presente un’enorme piattaforma per l’atterraggio degli elicotteri. Questo panfilo, consegnato nel 2008 dal tedesco Lürssen, con le sue 15.850 tonnellate raggiunge quasi la stazza di Dilbar, pesante solamente 67 tonnellate in più. I volumi interni molto ampi, curati da Redman Whiteley Dixon, sono uno dei tratti caratteristici di Al Said, che è anche equipaggiato con due motori MTU da 11.000 cavalli circa con cui riesce a sviluppare 22 nodi di velocità massima. Di proprietà del Sultano dell’Oman, lo yacht è stato messo in vendita per la prima volta nell’aprile 2022 per una somma non rivelata.
6. Dilbar (156 m), Lürssen
Mega yacht di un altro imprenditore russo: stiamo parlando di Alisher Usmanov, il “signore dei metalli” russo-uzbeko, primo produttore con la sua Metalloinvest. Dilbar è lungo 156 metri, ma per stazza è il più grande al mondo con le sue 15.917 tonnellate, e neanche Azzam riesce a competere con questo titano, costruito dalla tedesca Lürssen nel 2016. Il motore è un diesel elettrico da 30.000 Kw, che fa filare Dilbar a 23 nodi di velocità massima e 18 nodi di crociera, velocità considerevole visto il peso di questo mega yacht. Nel giugno 2020, Dilbar è tornato a Lürssen per un significativo refitting, dove è rimasto a seguito delle sanzioni statunitensi imposte al proprietario nel 2022.
5. Blue (158 m), Lürssen
Ultimo nato dai cantieri Lürssen a fare ingresso nell’elenco, Blue, è stato consegnato al suo armatore medio-orientale nel luglio 2022. Con il suo sistema di propulsione ibrido diesel-elettrico, fa molto per ridurre al minimo le emissioni. Lo yacht dispone anche di un un pod azimutale elettrico (come il piccolo Al Mirqab) che può essere utilizzato indipendentemente o in combinazione con i due alberi dell’elica. A bordo c’è un sistema di trattamento delle acque reflue e un sistema avanzato di trattamento dei gas di scarico per contribuire a ridurre i livelli di NOx, oltre a ridurre le vibrazioni e l’inquinamento acustico. Il design interno ed esterno è di Terence Disdale. Blue è definito di profilo da una prua inclinata con un eliporto, una piscina sul ponte di poppa e due balconi a prua su entrambi i lati della suite armatoriale a tutto baglio. C’è un secondo eliporto più piccolo a poppa. Secondo quanto riferito, il designer britannico ha disegnato interni femminili ed eleganti, anche se non sono state ancora rilasciate immagini.
4. Dubai (162 m), Platinum Yachts
In quarta posizione troviamo Dubai, lo yacht dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, emiro, neanche a dirlo, di Dubai. Appena 50 centimetri più corto di Eclipse la sua costruzione è iniziata nel 1996 in Germania, nei cantieri di Blohm+Voss in collaborazione con Lürssen, per il principe del sultanato di Brunei, Jefri Bolkiah. Il progetto è stato interrotto nel 1998 con solo uno scafo nudo e una sovrastruttura scheletrica. Nel 2001, lo scafo è stato venduto al governo di Dubai e, sotto la direzione del sovrano del paese sono ricominciati i lavori, questa volta a cura di Platinum Yachts. Dubai è stata consegnata nel 2006 ed è ora lo yacht reale dello sceicco, con alloggi per 24 ospiti e alloggi per 88 membri dell’equipaggio. Lo yacht a sette ponti ha una pista di atterraggio per un elicottero Black Hawk, garage sottomarino, discoteca e cinema, e può raggiungere una velocità massima di 26 nodi.
3. Eclipse (162.5 m), Blohm+Voss
Dal 2010, anno di costruzione, Eclipse, il mega yacht del magnate russo del petrolio, Roman Abramovich, ha dominato per quasi 5 anni la classifica dei più grandi al mondo, prima di essere spedito sul gradino basso del podio da Azzam e Fulk Al Salamah. E molti ricorderanno che al momento del varo di Azzam i titoli dei giornali si sono concentrati quasi più su Abramovich, spodestato dalla prima posizione, che sul panfilo dell’emiro di Abu Dhabi. L’imprenditore russo non ha mai nascosto la sua passione per il lusso estremo ed Eclipse, del cantiere tedesco Blohm+Voss, rappresenta a pieno lo stile del suo armatore. Lungo 162,50 metri è decisamente meno potente del suo “rivale” Azzam, potendo contare “solamente” su una quadrupla motorizzazione MTU da 10.000 cavalli che permette comunque a Eclipse di raggiungere la non trascurabile velocità di 25 nodi. Sistemi anti-missile, sommergibili, vetri anti-proiettile e ogni altro genere di lusso? Ecco a voi, Eclipse!
2. Fulk Al Salamah (164 m), Mariotti Yachts
Da Genova arriva Fulk Al Salamah, il panfilo del sultano dell’Oman, Qabus Bin Said. Vista la lista d’attesa infinita nei capannoni Lürssen, il sultano si è rivolto nel 2014 al cantiere italiano Mariotti per farsi costruire quello che a prima vista può sembrare un gigantesco traghetto. Consegnato nel 2016, con i suoi 164 metri lo yacht della famiglia reale dell’Oman è il secondo più grande del mondo. Nonostante non passi inosservato, è avvolta da mistero riguardo la sua effettiva motorizzazione. Può raggiungere i 19 nodi di velocità massima con un peso di 11.000 tonnellate. In questo gigante non passa sicuramente inosservata l’enorme piattaforma d’atterraggio per gli elicotteri situata sul penultimo ponte di poppa.
Azzam (180 m), Lürssen
In testa alla classifica come yacht da diporto più grande di sempre resiste da ormai svariati anni Azzam, il gigante di 180 metri della famiglia reale di Abu Dhabi. Il costruttore è il cantiere tedesco Lürssen, “re del lusso” con ben 5 superyacht nelle 10 più grandi al mondo. C’è anche del made in Italy per lo yacht più grande del mondo: l’exterior design è stato curato da Nauta Yachts. Non ci sono stati particolari limiti nel budget per la costruzione di Azzam, commissionato dall’emiro di Abu Dhabi e presidente degli Emirati Arabi Uniti, Khalifa bin Zayed al Nahyan, con un portafoglio che si aggira intorno ai 21 miliardi di dollari. Ma quanti cavalli servono per far muovere un gigante di 180 metri e 13.136 tonnellate? Quasi 100.000 – centomila (!) – cavalli, per la precisione 94.000 MTU, con cui il grande e potente Azzam raggiunge agevolmente i 30 nodi, con una velocità di crociera intorno ai 25. Per la costruzione ci sono voluti 4 anni e sono state coinvolte 680 persone per un’operazione dal valore complessivo di 600 milioni di dollari.
Giacomo Barbaro