Raid Italia-Grecia: 4.000 miglia su un Nuova Jolly di 8 metri

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Qual è la caratteristica regina di un motore? Certo, che consumi poco è molto importante, ma soprattutto, quando ci si allontana dalla costa, magari in acqua meno battute, è semplicemente fondamentale che non si fermi mai. E quale prova migliore per testare l’affidabilità di un lungo e impegnativo raid per mare?

Missione Olimpia 2025: i protagonisti

Promosso dal Club del Gommone di Milano, Missione Olimpia è un raid nautico non competitivo che si sviluppa dalla Marina di Varazze, fino in Grecia, per poi tornare nella stessa Liguria. La partenza è avvenuta il 12 aprile, e il viaggio, che si è snodato per tutto il Mediterraneo, è durato ben 50 giorni! Una incredibile prova di resistenza per gli equipaggi (27 soci in tutto) e il mezzo, ma l’obbiettivo di questa manifestazione è dimostrare che, con la giusta preparazione e attrezzatura, la navigazione, anche d’altura, è alla portata di tutti.

I protagonisti di questa impresa, oltre, ovviamente, agli equipaggi che si sono avvicendati, sono il gommone Nuova Jolly Prince 27 e il motore fuoribordo Suzuki DF300BMD.

Nuova Jolly Prince 27

Il gommone che ha attraversato tutto il Mediterraneo, battezzato “Barbarossa”, è il Prince 27: 8,45 m di lunghezza per 3,10 di larghezza. Non solo distanza ma anche condizioni impegnative: i mari formati fino a Malta, le violente piogge incontrate sulla rotta per Skiathos, venti fino a forza 5/6 sulla scala Beaufort nell’Egeo. Da questo punto di vista, la carena Nuova Jolly, che abbiamo provato più volte, si conferma un punto di riferimento in quanto a solidità e tenuta di mare.

E su una strada così lunga – ben 3903 miglia nautiche – non solo condizioni difficili, ma anche tante tappe estremamente affascinanti: l’arrivo a Olimpia, accompagnato dal trasporto della bandiera olimpica, o il passaggio attraverso il Canale di Corinto, appena riaperto. Poi via all’esplorazione l’esplorazione delle isole del Dodecaneso fino a Kastellorizo, e il suggestivo attraversamento delle Cicladi. Sul versante italiano, il raid ha toccato luoghi dal grande fascino paesaggistico come Lipari, Ponza, il Giglio e l’Elba.

Suzuki DF300BMD

Ma ovviamente, se parliamo di doti endurance, il vero cuore pulsante dell’intera spedizione non può che essere il motore, in questo caso il fuoribordo Suzuki DF300BMD. Trasmissione Dual Prop a doppia elica controrotante, sistema di controllo digitalizzato con timoneria integrata, rapporto di compressione più alto della categoria, cinghia in bagno d’olio autotensionante che elimina la necessità di manutenzione: le tecnologie Suzuki le conosciamo, ma sono questi test sul campo a mostrarne la vera efficacia. Molto interessanti anche i dati sui consumi, presi su una media così ampia: 1,45 litri per miglio a 23 nodi e 3.500 giri al minuto; 1,65 litri/miglio a 28 nodi e 4.200 giri; fino aa arrivare a 1,80 litri/miglio a 32 nodi e 4.500 giri.

A testimoniare queste prestazioni, Virginio Gandini, Presidente del Club del Gommone di Milano che ha organizzato l’evento, ha voluto sottolineare come questa lunga navigazione, una vera prova di resistenza e competenza marinaresca, è stata resa possibile dall’affidabilità e dalla tecnologia d’eccellenza offerte dal fuoribordo Suzuki, storico partner delle iniziative del Club.

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