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La tassa di stazionamento per le barche in Grecia è realtà. La notizia era nell’aria da tempo ed ora il famigerato “modello Monti” – mossa che diede un duro colpo alla nostra nautica causando a suo tempo una grande fuga di barche dalle nostre coste ed un calo dell’indotto molto superiore al gettito generato dalla tassa – è stato esportato nelle acque greche. Sarebbe dovuta entrare in vigore in questi giorni, ma l’intervento della Cruising Association ha fatto sì che il limite per il pagamento sia stato spostato al 2 aprile del 2019.
Attenti se avete una barca di oltre 12 metri
La tassa barca dovrà essere pagata sia dalle barche battenti bandiera nazionale che estera con tanto rammarico per i diportisti italiani che tengono la barca in Grecia (charterizzata per ammortizzare i costi di ormeggio nei periodi di inutilizzo) che dovranno mettere mano al portafoglio.
Quanto? Sino ai 12 metri di lunghezza l’importo da versare è relativamente basso: un otto metri dovrà sborsare 192 euro annui, un 10 metri 300, un 12 poco meno di 400. La cifra sale considerevolmente per le barche di oltre 12 metri per le quali si parla di 8 euro al metro per mese. Numeri alla mano l’armatore di una barca di 15 metri dovrà tirar fuori fino a 1.440 euro. Le cifre sono senza dubbio molto alte, ma ci sono degli sconti e sgravi.
Complicazioni
Se già pagare la tassa può essere poco allettante la complicazione principale è che per farlo ad oggi bisogna presentarsi presso l’autorità portuale greca. Cosa vuol dire? Che chi ha la barca ormeggiata già sul posto deve andare direttamente in Grecia per pagare. L’alternativa è avere una persona di fiducia che possa effettuare il pagamento per voi in loco o prendere una multa per il mancato pagamento. In realtà la registrazione della barca e il pagamento della tassa potrebbero essere effettuati on line, ma il sito dedicato www.aade.gr è in greco e non sembra essere aggiornato in modo tale da consentire l’operazione.
E se decidete di fare le vacanze in Grecia con la vostra barca partendo dall’Italia?
Dovrete comunque pagare: nel primo porto greco, dovrete mettervi in regola sborsando la cifra per il periodo in cui navigherete in acque greche (la cifra minima è relativa a un mese).
GLI SCONTI
Se si tiene la barca a terra e lo si comunica all’autorità portuale di riferimento, non si paga la tassa per tutto il periodo in cui l’imbarcazione è effettivamente a terra. Se si paga anticipatamente l’anno di stazionamento, verrà applicato uno sconto del 10%. Se le barche entrano per la prima volta in Grecia, e decidono di starci l’anno intero, pagheranno una cifra scontata del 25% (il famoso 15 metri, quindi, pagherà 1.1152 euro).
La speranza è che si riesca a far slittare ulteriormente in avanti nel tempo il limite di tempo per il pagamento, ma le voci di banchina, purtroppo, sembrano indicare che si sia arrivati al dunque. Come i croati, pare che anche i greci non abbiano studiato a fondo le ripercussioni negative della “tassa Monti”.
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