Da oggi la tassa di soggiorno per la barca in Croazia la paghi solo online. Sul portale multilingue (anche in italiano) https://www.nautika.evisitor.hr/?lang=it lanciato dall’ Ente Nazionale Croato per il Turismo ha lanciato, che consente ai diportisti di effettuare il pagamento on line della tassa nautica di soggiorno. Massima comodità, quindi, per chi sta progettando o ha progettato una crociera in Croazia: addio ai pagamenti “burocratici” nelle Capitanerie di Porto e nelle filiali portuali.
COME SI PAGA LA TASSA BARCA IN CROAZIA E QUANTO COSTA
Come si paga la tassa? Il primo modo, quello più semplice, è basato sulla lunghezza dell’imbarcazione. I prezzi? Si va un minimo di 90 kune croate (circa 12 euro) per una barca da 7 a 9 metri per un periodo di tre giorni fino alle 6.000 kune (793 euro) per la quota annuale di una barca oltre i 20 metri.
Per fare un esempio, una barca da crociera con lunghezza compresa tra i 12 e i 15 metri spenderà 490 kune (65 euro) fino a 8 giorni di permanenza, 840 kune (111 euro) per 15 giorni, 1.400 kune (185 euro) per un mese. Il pagamento si può effettuare con tutti i migliori circuiti di carte in circolazione e, una volta eseguito, si riceverà una conferma all’indirizzo e-mail fornito, che si dovrà conservare a bordo per tutto il periodo di soggiorno.
Soluzione due, indicata per chi ha previsto una breve sosta in Croazia. In conformità con la legge sulla tassa di soggiorno, i diportisti la possono pagare anche in base al numero di persone o al numero di pernottamenti: a questo link la scheda da compilare.
Oltre alla lingua croata, il portale è disponibile anche in inglese, tedesco e italiano e guida l’utente attraverso il processo di registrazione e pagamento della tassa di soggiorno in modo semplice e chiaro. Per informazioni turistiche consultare il sito https://croatia.hr/it-IT/esperienze/nautica-da-diporto
1 commento su “Tassa barca in Croazia. La paghi solo online: come fare e quanto costa”
Ottimo. Invece per la presentazione dei documenti alla dogana o alla stazione di polizia come si faceva fino all’anno scorso?