Nella recente bozza della Legge di Bilancio una voce diceva che dall’anno prossimo per l’esercizio della pesca non professionale sarebbe stato necessario il pagamento di una tassa annuale. I “destinatari” della novità sarebbero stati coloro che andavano a pesca per fini sportivi e ricreativi e sarebbe entrata in vigore dal 2019 con un contributo annuale tra i 10 e 100 euro a seconda anche della grandezza della barca. E invece il governo sembra aver fatto marcia indietro.
Marcia indietro del governo sulla tassa per chi va a pesca
Il governo sembra invece aver fatto marcia indietro, come spiega Ugo Claudio Matteoli, presidente della Fipsas, in un video diffuso su Facebook dove spiega che l’introduzione della tassa sembra essere quantomeno slittata per il 2019. L’introduzione nella legge di Bilancio avrebbe avuto come significato l’entrata in vigore da gennaio 2019, senza il tempo materiale per creare un dialogo in grado di valutarne gli effetti, sia negativi che positivi, che la novità avrebbe portato.
NOVITA' SULLA LICENZA DI PESCA IN MARE
LICENZA PESCA SPORTIVA IN MARE: PASSO INDIETRO DEL GOVERNO SU TASSA PESCASPORTIVIStoppata per la seconda volta in meno di due settimane l'introduzione di una licenza a pagamento per la pesca sportiva e ricreativa in mare.#licenzadipescainmare #pescasportiva #pescaricreativa #Matteoli #FIPSAS
Pubblicato da Fipsas Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee Nuoto Pinnato su Martedì 4 dicembre 2018
Questo stop, se trovasse conferme, lascerebbe il tempo di creare una discussione costruttiva volta a creare una soluzione condivisa e, soprattutto utile, al movimento della pesca.
Le promesse e le proposte politiche per il mondo della nautica italiana sono ancora in alto mare.