Il nuovo Turbocraft Silverfin è una barca di 12 metri come probabilmente non ne avete mai viste. La linea essenziale della sovrastruttura, con un uso importante del vetro, è il frutto della collaborazione tra Turbocraft, Clapot e Fortabat Design. Lo scafo, progettato da Nigel Irens, è senza soluzione di continuità da prua fino a poppa ed è il risultato di tre anni di progettazione e di test. Il risultato? Un 12 metri pensato per tenere il mare, navigare tanto e consumare poco.
Il team riunito da John Clapot, proprietario del marchio, ha portato alla nascita di Silverfin. Che tipo di barca è? Il cantiere lo definisce “The Pocket-size Luxury Explorer Yacht”, cioé una barca explorer di lusso in formato “tascabile”. Non è una barca veloce dal momento che arriva al massimo a circa 22 nodi. Lo scafo del Silverfin è molto sottile ed allungato con il vantaggio di una navigazione più fluida rispetto ad una normale barca planante. Rispetto ad una barca disclocante e semi-dislocante, invece, può raggiungere una velocità di crociera più elevata. Nonostante questo però è chiara anche la sua “versatilità” anche come tender di lusso per yacht e grandi panfili.
Su questa piattaforma la barca riesce quindi a trasformarsi e ad adattarsi alle esigenze. A poppa lo spazio non manca, con un grande pozzetto tutto aperto. A centro barca troviamo la timoneria, sollevata per una visione a 360° tutt’intorno e poi tanto spazio anche sottocoperta.
Con una velocità massima poco sopra i 20 nodi, il Silverfin ha a disposizione 400 miglia nautiche di autonomia a velocità di crociera, tra i 12 ed i 15 nodi. In sostanza il cantiere ha voluto creare una barca a motore con uno scafo più veloce di uno dislocante in crociera e più stabile di uno planante.
Tutte le info su buehler-turbocraft.com
Il marchio, oggi proprietà dell’imprenditore John Clapot, ha un background importantissimo. Erano gli anni Sessanta quando il marchio Turbocraft ebbe un grandissimo sviluppo. Dai servizi segreti statunitensi a Jackie Kennedy, chi voleva queste barche sapeva di avere a che fare con mezzi potenti e tecnologicamente all’avanguardia. Tra le prime ad utilizzare l’idrogetto, le barche Buehler Turbocraft sono anche nella storia del cinema. Nel celeberrimo film Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono) diretto del 1965 da Terence Young, Sean Connery, o meglio James Bond, utilizza un Turbocraft di 19 piedi in molte scene del film.
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Sembra lo scafo di una barca a vela con montato una coperta da motoscafo. Buffo.