Dal Delta del Po alla baia di Muggia, si scoprono una lunghissima serie di insenature che si aprono nel lungo tratto di costa che comprende le riviere adriatiche di Veneto e Friuli Venezia Giulia e che offrono ai diportisti un’infinita di approdi a poche centinaia di metri dal centro storico di città uniche al mondo come Venezia, ma anche come Trieste, Grado e Chioggia.
Da un punto di vista geografico, appena si circumnaviga la Bocca del Po di Goro e dall’Emilia Romagna si entra in Veneto ci si trova in un angolo di Italia completamente caratterizzato dalla presenza di acque, siano esse quelle dei numerosi fiumi che sfociano nel mare tra le foci del Tagliamento, del Piave, dell’Adige e il Delta del Po, siano esse quelle dell’Adriatico stesso, che in questo arzigogolato territorio si infiltra tra le isole e le isolette nelle quali si “rompe” la costa.
Il Delta del Po
La prima di queste zone di speciale mix tra acqua dolce, acqua salata e terra che si incontra allora è proprio quella del Delta del Po, il cui sviluppo costiero peraltro inizia in parte abbondante già nell’ultimo tratto settentrionale della costa romagnola. Definibile come il sistema di diramazioni fluviali attraverso le quali il Po sfocia nel mare Adriatico, il delta è costituito innanzitutto dall’insieme di questi innumerevoli rami fluviali e, naturalmente, dalle “strisce” di territorio costiero tra essi compreso.
Le diramazioni del delta che si trovano nella parte più meridionale del Veneto, quella che circonda il borgo storico di Porto Viro, sono quelle del Po di Maistra, del Po di Venezia e del Po della Pila. Quest’ultimo sbocca poi nell’Adriatico attraverso tre distinte bocche, chiamate Busa di Tramontana, Busa Dritta e Busa di Scirocco.
Proprio come avviene anche nella parte romagnola, anche la zona veneta del delta Po è protetta da un’ampia Riserva Regionale che è stata istituita con lo scopo di preservarne le uniche caratteristiche di natura salmastra e selvaggia. Non bisogna dimenticare infatti che il Parco del Delta del Po possiede la più vasta estensione di zone umide protette d’Italia, all’interno delle quali si ammira una flora talmente varia da includere circa un migliaio di specie diverse.
E lo stesso vale per la fauna, perché nella Riserva trovano il loro habitat naturale oltre 400 specie differenti di mammiferi, rettili, anfibi e pesci. Anche la presenza di uccelli è assolutamente rilevante (nidificano e svernano qui oltre 300 specie), tanto da rendere il Delta del Po la più importante area ornitologica italiana e una delle più conosciute in Europa dagli amanti del birdwatching.
Chioggia, la Piccola Venezia
Quasi a ergersi come “capitale” di questo territorio unico in tutto il bacino del Mediterraneo, costruita in posizione particolare, su una piccola area peninsulare tra la Laguna di Venezia e il Delta del Po, si trova la storica cittadina di Chioggia.
Soprannominata “la Piccola Venezia” per le caratteristiche urbanistiche della sua zona antica molti simili a quelle della Serenissima, il borgo è un mix di calli, campi e canali. Il principale di questi, per la bellezza dei palazzi e delle chiese che vi si affacciano, è di certo il Canal Vena.
Superate poi Venezia, la sua Laguna e il suo Lido, non è terminata la sequela di selvaggi specchi d’acqua che si intersecano grazie ai tanti porti (è qui porto il nome di ogni foce tra Adriatico e laguna): la successiva è infatti la davvero suggestiva Laguna di Marano. Inserita tra la sabbiosa penisola di Lignano a ovest e l’altrettanto selvaggia Laguna di Grado a est, quella di Marano è una realtà naturalistica unica fatta di strisce di terra e sabbia, poste a filo d’acqua e conosciute come “velme”, e zone emerse, definite “barene”, che possono però anch’esse venire talvolta inondate dall’alta marea che in alcuni casi può raggiungere persino il metro d’altezza.
Vivono in questo paradiso un’ampia gamma di specie marine, fra cui molti tipi di pesci anche pregiati – come palombi, razze, naselli, merluzzetti, cernie, spigole –, oltre a molluschi (seppie, calamari, polpi, vongole) e crostacei (aragoste, gamberi, mazzancolle, granchi). Nella confinante Laguna di Grado la natura è similmente selvaggia e circonda la piccola cittadina che le dà il nome e che è un gioiello storico e architettonico.
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