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La spiaggia di Brussa fa parte dell’Oasi Naturalistica di Vallevecchia.
Tra la foce del Po e Trieste s’incontrano le più belle spiagge naturali dell’Alto Adriatico. Alcune hanno conservato un ambiente molto simile a quello pre-industriale delle nostre coste.
Tra lunghe strisce di sabbia e profumata macchia mediterranea
Le prime interessanti spiagge del Veneto sono quelle della zona del Delta Po attorno a Porto Tolle e Porto Viro: la più bella è quella selvaggia di Scano Boa, dove la fauna di laguna vive in libertà.
Scano Boa
Qualche miglio più a N, passato il Po di Maistra, si trova il bell’arenile di Boccasette: si tratta di una lunga e stretta striscia di sabbia che è collegata alla terraferma da una curiosa passerella galleggiante. Attorno solo vegetazione salmastra, uccelli in libertà e, in estate, apre un bar.
Boccasette
Poco più di un miglio a N di Chioggia, all’interno della Laguna di Venezia, si affaccia il lato O della lunga isola di Pellestrina. È qui che si scopre la spiaggia di Caroman, lido costruito nel corso dei secoli dalla forza delle correnti marine che qui hanno accumulato la sabbia dorata che ha dato vita all’arenile.
Si tratta anche in questo caso di un ambiente selvaggio e ricco di natura allo stato brado, alle spalle del quale si ammira pure un’ampia fascia di bosco retrodunale che è l’habitat di vari uccelli, tra i quali il fratino e il gabbiano reale.
Il Fratino è un piccolissimo trampoliere che vive nelle nostre spiagge.
Opposto verso NE al litorale di Pellestrina, il litorale del Cavallino è un’altra lunga striscia di terra che separa la laguna dal mare aperto.
Dall’estremità SO di Punta Sabbioni si raggiunge la cosiddetta Spiaggia del Cavallino, arenile circondato da una fitta e variegata vegetazione lagunare e palustre, tra cui crescono anche grandi esemplari di pino marittimo e di ontano nero.
Spiaggia del Cavallino
In corrispondenza della Foce del Piave e non lontano dal borgo di Eraclea mare, si trova invece l’ampia spiaggia libera ridossata a un selvaggio specchio d’acqua che prende il nome di Laguna del Morto. È un’altra area ricca di flora palustre incontaminata e vi si ammirano esemplari di erica, carota di mare e soldanella.
Tra Bibione e Porto di Baseleghe si trova poi la cosiddetta Spiaggia della Brussa, un lido sabbioso protetto alle spalle da basse dune che digradano in una ricca e verde pineta, all’ombra della quale ci si rilassa dopo aver fatto il bagno.
Fa parte invece del comune di Grado la lunga spiaggia che si affaccia sull’isola di Banco d’Orio e dalla quale prende il nome. Sul lato N cresce una natura rigogliosa e palustre.
Non lontano da Sistiana si trova invece il litorale di Costa dei Barbari, baia ghiaiosa di grande bellezza, completamente circondata di arbusti.
Costa dei Barbari
Da visitare: la Serenissima, ma non solo
Come forse non tutti sanno, e curiosamente, la forma dell’abitato principale di Venezia, visto dall’alto, ricorda moltissimo quella di un pesce, con la coda rivolta verso est. È questa anche la zona considerata il centro della città, quello che è tradizionalmente diviso nei sei sestieri di Dorsoduro, Santa Croce, San Polo, San Marco, Cannaregio e Castello.
Sviluppata su 118 isolette di varie dimensioni, che sono collegate tra loro da 354 ponti che attraversano 177 tra rii e canali, Venezia ha il suo cuore nella monumentale piazza San Marco, unico spazio cittadino tanto ampio da meritarsi il nome di piazza. Gli altro sono chiamati infatti “campi”.
Tra i tanti canali cittadini poi i principali sono il Canal Grande e il Canale della Giudecca: il primo taglia in due la città tracciando una “S”, il secondo è posto a sud e separa il centro storico propriamente detto dall’Isola della Giudecca.
Così Venezia è da sempre una città “d’acqua”, anche se l’acqua stessa le ha sempre dato preoccupazioni. E proprio il mare passa sotto a uno dei simboli della città, il Ponte di Rialto: eretto nel 1591, rimase per tre secoli l’unico modo di attraversare il Canal Grande a piedi. L’altro simbolo della serenissima è naturalmente la Basilica di San Marco: l’edificio, che appare al centro della piazza omonima, è rivestito da mosaici che raccontano la lunga storia cittadina. Proprio a fianco di essa sorge anche il bellissimo Palazzo Ducale: a unirli è la Porta della Carta, meravigliosa opera di Bartolomeo Bon. Costruito nel XV secolo con marmi d’Istria, il Palazzo fu la storica sede del governo della Repubblica di Venezia.
Altra anima, marittima, di Venezia è l’Arsenale, luogo che comprende una parte molto estesa della città e che fu il cuore dell’industria navale veneziana a partire dal XII secolo. È legato ad esso il periodo più florido della Serenissima: grazie alle imponenti navi qui costruite, Venezia riuscì a contrastare i Turchi nel Mar Egeo e a conquistare i commerci di tutta Europa.
L’Arsenale di Venezia nel cuore del sistema lagunare
Grado, la “piccola Venezia”
Anch’essa ha una storia millenaria, è al centro dell’omonima laguna ed è stata edificata su un insieme di piccole isole collegate da ponti. Questa è Grado, splendida cittadina marittima del Friuli Venezia Giulia e, per quanto possibile, rivale della “grande” Venezia in bellezza e fascino architettonico. Il suo abitato comprende circa 30 isole: oltre alla maggiore, sono abitate stabilmente anche l’isola della Schiusa e l’isola di Barbana.
Tra i monumenti più affascinanti c’è innanzitutto la Basilica paleocristiana di Santa Eufemia, edificio dallo stile semplice, lineare e severo nella costruzione in mattoni chiari a vista, completato nel 579 d.C. Allo stesso periodo storico risale anche l’altraa Basilica paleocristiana di Santa Maria delle Grazie, che si affaccia sul campo dei Patriarichi, a pochi passi dal Battistero.
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