Una costa piena di lagune e insenature lungo la quale navigare è divertente ma complicato. Punta della Maestra è l’estremità E delle foci del Po, la cui ramificazione assume il nome di Po della Pila. Si presenta bassa sull’acqua e priva di rilievi.
Poche miglia a N inizia la Laguna di Venezia
Tutti gli accessi alla sono denominati porti sulle carte, ma attenzione: oltre ogni accesso non si trova una darsena, bensì una serie di canali che portano a diversi marina. Nella Laguna si aprono diversi canali segnalati da briccole. Il versante esterno del Lido è una spiaggia attrezzata, all’interno la costeggia il canale Rocchetta.
Dopo la Laguna e fino a Punta Tagliamento la costa è piatta, bassa e sabbiosa e vi sfociano il Piave e proprio il Tagliamento. Il campanile del centro abitato di Caorle, con la caratteristica forma appuntita è un ottimo punto cospicuo individuabile dal largo. Il litorale sabbioso a S dell’imboccatura dI Porto Falconera è protetto da diversi pennelli posti trasversalmente alla costa.
Punta Tagliamento si presenta sabbiosa e bassa, ricoperta di vegetazione in particolare nei pressi della foce del fiume. Tra Lignano e Grado si aprono la Laguna di Marano e quella di Grado, alle quali si accede attraverso le tre imboccature di Porto Lignano, Porto Buso e della stessa Grado. Porto Lignano è il primo accesso alla Laguna di Marano, provenendo da S.
La bocca di Porto Buso rappresenta il secondo accesso alla laguna ed è posta in corrispondenza delle foci del Corno e dell’Aussa: attenzione al notevole il transito mercantile.
Punta Sdobba è bassa e sabbiosa e protende sotto il pelo dell’acqua una estensione di bassi fondali che sono ben segnalati dauna meda luminosa costituita da una piccola torre conica di cemento dipinta di rosso.
A N della punta si apre la Baia di Panzano nella quale si trova l’accesso a Monfalcone. In tutta la baia del Golfo di Trieste la bora può rendere difficile la navigazione.
Punto cospicuo più importante di questo tratto di costa è il Castello di Miramare che si staglia contro la vegetazione dello sfondo e le colline carsiche dell’entroterra, poco a NO di Trieste.
Quella di Valle San Bartolomeo è l’ultima insenatura italiana, racchiusa tra Punta Sottile e Punta Grossa. Quest’ultima è un promontorio roccioso e circondata da bassi fondali. Questi sono ben segnalati da una meda luminosa consistente in una torre di pietra a base quadrata.
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