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Stai pensando di vendere la barca? Meglio farlo in autonomia oppure affidandosi a un broker? Abbiamo chiesto all’esperto Luca Bosazzi, mediatore in Abayachting, quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle tre opzioni che si parano davanti a chi sta pensando di vendere la barca.
Vendere la barca. Farlo da soli o affidarsi a un mediatore?
A prescindere da quale sia l’oggetto usato della compravendita (barca, auto, moto, immobile, eccetera…), fortunatamente oggi esiste la possibilità di scegliere su come comportarsi.
Le vendite da privato a privato sono aumentate sensibilmente con l’arrivo dei nuovi portali di inserzioni gratuite o di aste (subito.it e ebay, solo per citarne qualcuno). Questo ha permesso un incremento delle transazioni e una fortissima frammentazione degli articoli, tanto che oggi è davvero possibile acquistare o vendere (quasi) ogni oggetto o bene vi possa venire in mente.
Fino a 15 anni fa, il proprietario di una barca doveva quasi per forza passare da un porto turistico o da un cantiere di rimessaggio. Il passaparola e la presenza in loco erano il canale principale per avere notizia di una barca usata in vendita.
Oggi invece per il proprietario ci sono tre opzioni differenti.
OPZIONE 1 – MI VENDO LA BARCA DA SOLO
Il proprietario fa le foto, decide di pubblicare una scheda con o senza foto su portali o su bacheche che lo consentono, può appendere un cartello sulla barca con i propri riferimenti telefonici, riceve personalmente le telefonate, manda per email le informazioni che gli vengono richieste, prende gli appuntamenti, mostra personalmente la barca, e in caso di gradimento prende accordi con l’acquirente per il prezzo, l’eventuale perizia, l’atto di vendita, il pagamento e la consegna. E non deve pagare alcuna commissione. Talvolta si possono trovare annunci terzi pubblicati da persone o aziende non autorizzate.
VANTAGGI: il proprietario può raccontare in prima persona la storia della barca.
SVANTAGGI: non può sapere con certezza tempi, modalità, sicurezza nel pagamento. Deve muoversi spesso da/per la barca e sapersi districare con la burocrazia. Non consigliato per chi ha poco tempo o abita lontano.
OPZIONE 2 – MI VENDO LA BARCA DA SOLO E LA FACCIO VENDERE DA ALTRI
Oltre a quanto citato al punto 1 si aggiungono le inserzioni di Mediatori Marittimi che hanno la possibilità di fare pubblicità su alcuni siti specializzati. A seconda di chi “porta” l’acquirente, si organizzano i passaggi successivi, fino all’atto di vendita.
Se la trattativa viene gestita dal proprietario, allora NON deve pagare alcuna commissione. Se è intervenuto un Mediatore Marittimo, il proprietario è tenuto a riconoscere la mediazione concordata. Se la persona o azienda che è intervenuta NON è un Mediatore Marittimo il proprietario NON è tenuto a pagare alcuna commissione. Se poi vuole pagare un riconoscimento è libero di farlo. Scelta sua.
VANTAGGI: non si deve muovere spesso, perché lo fa qualcun altro.
SVANTAGGI: la barca viene sovraesposta, e pubblicata molte volte (spesso anche con prezzi diversi). Tutte le persone coinvolte proveranno a vendere la barca ad ogni costo, anche offrendola ad prezzi più bassi di quanto autorizzato. L’effetto SPAM non è un segnale apprezzato dalla clientela di fascia alta, ed è molto gradito agli “affaristi”. Non consigliato agli amanti di linearità, ordine e precisione.
OPZIONE 3 – MI AFFIDO A UN SOLO MEDIATORE MARITTIMO
Affido la vendita della mia barca ad un solo Mediatore Marittimo. Il proprietario fa altro, si dedica al proprio lavoro o ai propri interessi, e a vendita conclusa paga la mediazione concordata.
VANTAGGI: spesso la barca viene venduta ad un prezzo nella fascia alta del mercato, nessuno spostamento inutile, garanzia sul processo formale e tecnico. Un unico referente che sa tutto della barca, e non tende a “mollare” sul prezzo in quanto ha un incarico formale ed esclusivo.
SVANTAGGI: quando la barca viene messa sul mercato, viene davvero venduta. Non consigliato per venditori poco convinti.
Ho preferito non addentrarmi troppo nella descrizione del processo, anche perché non è il tema principale di questo articolo. Il tema in questione è un altro.
Non esiste una soluzione migliore o peggiore delle altre per vendere la barca.
Ogni armatore ha esigenze, estrazione e profilo differente. Il mio consiglio è di interrogarsi bene su cosa si vuole davvero fare, e qual è il vero progetto: voglio (o devo) smettere, voglio una barca più grande (o più piccola), voglio comprare una casa in montagna, o altro ancora. Stabilito ed organizzato il percorso più consono, allora potete rileggere questo articolo, e scegliere la soluzione a voi più congeniale.
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Benvenuti nella sezione speciale “BAM 35 Anni”. Vi stiamo presentando gli articoli “cult” tratti dall’archivio di Barche a Motore, a partire dal 1990. Un viaggio nel tempo tra storie introvabili oggi, anche nel grande mare di internet! Un tuffo nel
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