Il Wally Power 118, noto con il nome di Galeocerdo, è uno degli yacht più famosi al mondo. È stata la barca che ha segnato il debutto di Wally nel mondo delle barche a motore. Un debutto davvero particolare come racconta il fondatore di Wally in questa super intervista – guardala qui – che trovate alla Milano Yachting Week – The digital Boat Show. Non solo nel design, ma anche nelle prestazioni il Galeocerdo è una barca unica: un purosangue da 60 nodi lungo oltre 35 metri.
Questa super imbarcazione è ora in vendita da Burgess Yachts.
Galeocerdo, il Wally Power 118 è in vendita
Il Wally Power 118, Galeocerdo, è stato il primo progetto dell’era Wally Power, quello con cui il cantiere ha iniziato a guardare al motore e non solo alla vela. Uno yacht avveniristico che ha portato con sé tutta una serie di innovazioni che hanno anticipato di almeno un decennio tutta una serie di caratteristiche che oggi troviamo sulle barche a motore di serie tutto il mondo. Linee essenziali, pulizia completa nel design ed un uso centrale del vetro. Ma non sono solo le finestrature importanti nelle dimensioni, ma anche le murate abbattibili ed il pozzetto di prua contribuiscono a rendere questa barca un centro di sperimentazione che ha lasciato un segno indelebile nella nautica. È tutto spiegato in questa video-intervista a Luca Bassani che permette anche di comprendere meglio dove sono nate le barche a motore di oggi.
Wally Power 118: potentissimo e al top della tecnologia da 18 anni
In questa foto vediamo il WallyPower 118 nel 2002 e le sue murate abbattibili. Questa caratteristica è oggi centrale in tantissime barche a motore. È di fatto una delle tendenze che più stanno influenzando il design e la vivibilità delle imbarcazione a motore. Ed è a partire da questo 36 metri fatto costruire su misura oggi sono arrivate fino ad un 9 metri prodotto in serie come il Beneteau Flyer 9 (clicca qui per vederlo). Questa è solo una delle tantissime intuizioni di Luca Bassani e Wally, che oggi la nautica ha assimiliato, facendole proprie: guardale tutte qui, nel bellissimo racconto-intervista a Luca Bassani.