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Prendete un cantiere con oltre 50 anni di storia. Aggiungete un designer che ha all’attivo progetti di megayacht del calibro di Dilbar (156 metri), Octopus (126 metri), REV (183 metri) solo per citarne alcuni. Infine immaginate che debba raccogliere l’eredità ingombrante di un modello di successo come il Khamsin 35.
Sono questi gli ingredienti principali di una storia destinata a lasciare il segno non solo nella storia del cantiere Windy, ma anche nel segmento degli open sportivi. Le ragioni di un successo, non più solo annunciato alla luce degli ordini raccolti a un anno circa dal lancio, risiedono soprattutto sulla scelta di puntare su una firma dello yacht design come Espen Oeino. Più che una scelta forse è un naturale e spontaneo epilogo.
Windy Shamal 37
“Collaboriamo con Oeino da diversi anni” racconta Trevor Fenlon, CEO di Windy. “Con lui abbiamo all’attivo numerosi progetti legati a tender custom destinati a grandi yacht” continua Fenlon, che aggiunge “Ci è sembrato quindi naturale approcciare questo nuovo capitolo insieme”.
E inizio migliore non poteva esserci. Già dal nome con il quale è stato battezzato si capiscono tante cose. Shamal è un vento caldo tipico della Penisola Arabica, ma passa alla storia anche per aver contraddistinto uno dei modelli di punta prodotti tra gli anni 80 e 90 da Maserati e disegnata da Marcello Gandini uno dei maestri del car design italiano. Anche nel caso dello Shamal 37 il design, insieme alle prestazioni, è una la chiave di lettura vincente.
“Sono nato e cresciuto in Norvegia” racconta Oeino “da bambino cantieri come Windy erano per me un punto di riferimento. Già all’epoca sognavo di progettare una barca per loro. Ci sono voluti 25 anni di carriera perché questo sogno si avverasse” aggiunge sorridendo Oeino. Ma rispetto a un megayacht custom, concepito cioè sulle esigenze di un singolo individuo, per un’imbarcazione di serie gli elementi da tenere in considerazione sono diversi a iniziare dal fatto che deve rispondere alle esigenze di un’ampia platea in termini di clientela.
Windy Shamal 37
“Il brief ricevuto dal cantiere era chiaro” prosegue Oeino. “Questo nuovo progetto doveva promuovere i contenuti tecnici sui quali Windy si è conquistato la reputazione, mentre sul piano stilistico ed estetico l’obiettivo è stato evolvere gli stilemi senza stravolgerli”.
Windy Shamal 37 – Coperta e layout
Obiettivo centrato. Osservando le linee del Windy Shamal 37, salta subito all’occhio che si tratta di un’imbarcazione che sposa la filosofia dell’open sportivo. Tradotto vuol dire linee tese e nessuna concessione alla presenza di T-top, o altre soluzioni simili, per non pregiudicare il dinamismo del profilo. Una vocazione sportiva, che si può letteralmente toccare con mano una volta impugnato il timone.
Windy Shamal 37
Il mobile bar sul lato sinistro è compatto, ma ben attrezzato con piano cottura a induzione, lavello, frigorifero e piano laterale estendibile per aumentare la superficie di appoggio. Sempre su questo lato si accede allo spazio sottocoperta suddiviso in un’area open space che accoglie una cabina, alla quale se ne aggiunge una seconda a due letti ricavata sul lato dritta e un bagno con box doccia.
Windy Shamal 37 – Cabina
Windy Shamal 37 – Navigazione
La postazione di comando, pur mantenendo un look essenziale, è studiata per avere a portata di mano la gestione della barca in ogni momento in modo da esaltare l’esperienza di guida che, tra le tre soluzioni proposte, può contare nell’opzione affidata alla propulsione Volvo Penta D6 440 di ultima generazione.
Dotata del nuovo piede poppiero Aquamatic DPI (opzionale, ma raccomandabile) questa motorizzazione incrementa ulteriormente la manovrabilità ai bassi regimi e si rivela particolarmente utile nelle manovre di ormeggio. Alle elevate velocità (45 nodi di massima e da 0 a 20 nodi in appena 8,5 secondi) la coppia di propulsori Volvo D6 440 abbinati agli stabilizzatori Interceptor di Humphree garantiscono sempre il miglior assetto in navigazione anche in presenza di mare formato grazie soprattutto al disegno monolitico della carena a V profondo senza step.
Tutte le informazioni sono gestite dal sistema Raymarine Axiom MFD, che permette di tenere a portata di vista, e anche di dito grazie alla funzione touchscreen, i dati relativi alla navigazione nonché i parametri relativi al funzionamento dei motori. Infine la vita a bordo.
Le sensazioni che si ricavano al timone trovano una sponda nel piacere di un’esperienza di vita a bordo open air esaltata da una serie di accorgimenti pensati per questo scopo. Il pozzetto, cuore della vita sociale è in una posizione ribassata e ben protetto da un parabrezza che anche alle alte velocità garantisce un’efficace protezione e riparo dal vento. La grande dinette si presenta con tavolino regolabile in ampiezza e sedute che sono un inno al comfort.
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