Inconfondibile come ogni Zar, il 95 SL è l’ammiraglia della linea Sport Luxury e il modello più grande tra i 31 proposti dal cantiere di Motta Visconti. Il cavallino accentuato con la prua orgogliosamente proiettata verso l’alto e imponente nella sua presenza, il galleggiante pneumatico che si sfina a circa un quarto dall’estremità anteriore e lascia che sia la vetroresina a continuare il profilo della barca.
La consolle spigolosa pur nelle sue linee tonde e con le aperture luminose per la cabina di prua. Le finiture di alta qualità e l’ampia scelta per quanto riguarda i colori di qualsiasi elemento di bordo. Insomma, lo Zar 95 SL è un battello adulto e la doppia motorizzazione Suzuki con due DF 350 AP che forniscono 700 cavalli totali (la massima potenza installabile e con metà cavalleria per la minima prevista) non fa che confermarlo.
L’impostazione generale prevede la consolle spostata sulla dritta e una dinette con tavolo rimovibile a poppa, trasformabile in un unico prendisole, più un pozzetto prodiero sfruttabile su quattro lati, grazie alle imbottiture e alle sedute che ne circondano il perimetro e si trasformano in un ulteriore prendisole. Su richiesta tutto il calpestio è rivestito in Flexiteek, come sul modello in prova. E nonostante i fuoribordo imponenti la plancetta poppiera è sfruttabile per entrare e uscire dall’acqua. Sottocoperta, una cabina matrimoniale, essenziale, ma comoda anche se necesariamente incassata sotto la coperta, e un bagno di dimensioni adeguate alla barca.
Ciò che colpisce chiunque, comunque è la brillantezza del mezzo. Con questa configurazione lo Zar 95 SL vola fino a oltre 54 nodi, con tre persone a bordo, mare poco mosso e 160 litri di benzina, praticamente il pieno. Il merito delle prestazioni è da ricercarsi nei motori Suzuki, sicuramente, ma anche e soprattutto nella leggerezza della costruzione e nelle buone linee di carena disegnata da Francesco Ambrosini. Tanta leggerezza si percepisce anche stando al timone e, quando si naviga nella parte alta del log, l’impressione di essere quasi staccati dall’acqua è davvero piacevole, nonostante la barca sia sempre stabile e sicura sull’acqua e nei cambi di direzione non dia l’idea di disarcionare chi è a bordo. Tanto contenuto insomma per un battello di neanche 10 metri e il privilegio di possederlo si paga: 112.900 euro più iva di listino cui, in questo caso, andrebbero aggiunti i quasi 68mila euro per assicurarsi la coppia di motori.